Claudio Di Scalzo
FAR MARCHETTE SU FACEBOOK, 2.
Caro Fantasma di Guy Debord,... ammetto che il titolo “Far marchette sul marciapiede di Facebook”, (su quanto di "culturale" circola, perché poi se uno sta sul Web e Fb per sesso e consolazioni varie e un altro discorso) è un tantino tagliente e burlesco!, e mi fa piacere che lo apprezzi nell’andamento sarcastico che riprende il Laforgue cinico assieme al tuo lapidario Situazionismo marxista, compreso il Maccari che s’intendeva di puttane nel disegnarle… francamente, aggiungo, che questo delirio in mercificante bailamme elettronico sulle spume del Web in universale increspatura, con annessa teatralizzazione nel peluche del quotidiano, m’impressiona… da antico rivoltoso mi sembra d’assistere alla solita involuzione – di spirito e nuova tecnica – dove dalla RIVOLUZIONE dei possibili linguaggi si passa alla REAZIONE con pedaggi (gerarchie, inginocchiamenti, ruffianerie, mandarinati simil-culturali che fanno rimpiangere i gruppi intelletuali del '900 e i cantori dell’orfismo) che fanno strame – allo zucchero – del possibile rivoluzionamento ideologico in senso libertario.
Credo, cara Fantasma di Guy Debord, proprio che OLANDESE VOLANTE, il veliero pirata, dovrà imbarcare vicende in arte e scrittura assolutamente ostili (lotta di classe ai tempi duemila?) verso questo paesaggio umano con sconfortante prassi e materialità varie che ricordo e che tu descrivesti nel secolo passato.
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