venerdì 24 giugno 2022

Claudio Di Scalzo: Comunismo nello Spazio. Dedicato ad Adriano Sofri. Every day an illustrated Communist Texte

 

ACCIO: COMUNISTI NELLO SPAZIO




Claudio Di Scalzo

COMUNISMO NELLO SPAZIO 

Dedicato ad Adriano Sofri. 

Every day an illustrated Communist Texte


Siccome sulla Terra regnano gli ex comunisti da Roma a Mosca a Pechino; dall’EX LOTTA CONTINUA all’EX-PCI all’EX PCUS all’EX-PCC tutti devoti, oggi, all’Imperialismo capitalistico e impegnati in guerre disastrose contrapposte sul campo sui media sul web: il COMUNISMO viaggia verso lo Spazio e nel sistema solare da comunistizzare.

Gli Ex-Comunisti pisani del BATTAGLIONE EX-LOTTA CONTINUA NIPOTI DI KARL KAUTSKIJ guidati da ADRIANO SOFRI hanno cercato di sabotare il Razzo DALLA TERRA ALLA LUNA dei COMUNISTI NIPOTI DI JULES VERNE.

I Comunisti Livornesi han salvato la partenza e gridato dall’Oblo RINNEGATI ad ADRIANO SOFRI e compagnia.

 

NOTA SPAZIALE

Dal 1976, data di scioglimento di LOTTA CONTINUA, a cui aderii fin dalla fondazione, 1969, e prima ancora a POTERE OPERAIO pisano, 1968, sedicenne, nel Movimento Studentesco,… avevo perso di vista i dirigenti e organizzatori: oggi abbondantemente settantenni e ottantenni e tutti EX COMUNISTI impegnati a fianco dell’IMPERIALISMO USA/EUROPA/UCRAINA contro l’IMPERIALISMO RUSSO… scelgo di ricordarli con l’UMORISMO. Del resto un po’ mi fanno pena un po’ sono comici.

 


lunedì 13 giugno 2022

Claudio Di Scalzo Detto Accio: Se Sofri va in Ucraina al Comunismo di Ieri e di oggi porta rovina. Anche sul giornalismo mediocre nei tempi della Società Spettacolarizzata e Orrorifica ove gli ex comunisti ne fan Teatro Linguistico Mediocre.

 




CLAUDIO DI SCALZO DETTO ACCIO

SE SOFRI VA IN UCRAINA 

AL COMUNISMO DI IERI E DI OGGI PORTA ROVINA. 

ANCHE SUL GIORNALISMO  

NEI TEMPI DELLA SOCIETÀ SPETTACOLARIZZATA ORRORIFICA 

OVE GLI EX COMUNISTI NE FAN TEATRO LINGUISTICO MEDIOCRE. 


(…) Preparandomi a venire, ho imparato che a Mykolaiv visse il piccolo Isak Babel’, e nacque, oltre al venerato ultimo rabbino Lubavitch, Menachem Mendel Schneerson (1902-1994), e alla splendente modella, attrice e partigiana Assia Granatouroff (1911-1982), quel Paul Baran (1910-1964) che con Paul Sweezy, alla direzione della Monthly Review e con il libro sul Capitale monopolistico, fu tra i padri putativi del Sessantotto a suo modo marxista. (…) ADRIANO SOFRI








Adriano Sofri se n’è ito in Ucraina e da lì, Mykolaiv e Odessa e dintorni, scrive per IL FOGLIO e gli articoli vanno pure sulla sua bacheca Facebook: dove ha i suoi seguaci più o meno osannanti più o meno anticomunisti sfegatati e nel soldo reazionario mettono Putin e Lenin a pari. Da ex comunista e da giornalista che ama stare in vista, rima, emergendo dalla sua biografia che lo riconduce alla fondazione di Lotta Continua della sinistra extraparlamentare con progetto la rivoluzione, cerca come i pesci che saltano emergendo dal tormentoso mare del pentimento, di presentarsi con altro ossigeno e branchie: commentando con l’idea, banalmente nel riuso, pirandelliana, che lì, in Ucraina, si operi un rovescio: i russi allora liberatori oggi sono come i nazisti occupanti: gli ucraini partigiani i russi hitleriani. E non è finita qui, dalla II Guerra Mondiale si passa a Comiso anni Settanta del '900. Anche qui Sofri opera un rapinoso rovesciamento. C'è una maglietta che vien da Comiso per l'Ucraina assalita?! Sì!, che commozione! Ma allora a Comiso degli sballati antimilitaristi protestavano contro i MISSILI NATO obliando che c'eran quelli del PATTO di VARSAVIA. 

Qui SOFRI mi dà una leggera nausea. A Comiso c'era una bella generazione comunista che ben sapeva cos'era il COMUNISMO POST STALINIANO IN URSS. Cioè non Socialismo non Comunismo. Prendere in giro la loro dabbenaggine vuol dire mancare di rispetto a migliaia di compagni compresi chi Lotta Continua non l'aveva mai diretta ma aveva dato magari la vita anni di carcere persecuzioni per lottare contro l'IMPERIALISMO da ogni parte provenisse. 

Questa nota sul suo stile decostruzionistico la storia ad usum pentimentum pro-NATO apre a quanto nessuno osa scrivere: e cioè che il giornalismo di Sofri, ancorché lui aspiri ad esser scrittore-narratore, è mediocre: banale. Anche perché usa il tono strappalacrime, la maglietta da Comiso, che i MEDIA TV e SOCIAL usano molto meglio di lui: con attori famosi volti di successo cantanti sull'onda di milioni di dischi venduti: altro che le poche copie de IL FOGLIO o il librettino Sellerio: metti i MOLESKINE o gli U2. Ah Sofri ma che stai a scrive...

Copia la tecnica che fu di ben altro giornalismo di guerra, metti di un Cornelius Ryan, Sbarco in Normandia e Battaglia di Berlino, di dare la parola a molteplici voci narranti, epperò, come tutti gli ex comunisti, ci ficca qualcosa che stona: che deve andare a sminuire il comunismo. La spia in questo suo testo è il richiamo a Paul Baran (1910-1964) costì nato che con Paul Sweezy scrisse un libro basilare sul Capitale Monopolistico. Sofri qui, sarà l’età, è svanito di mente?, rivela che il libro non l’ha mai letto oppure che avendolo letto lo travisa: perché in esso, e in altri come ad esempio Il Presente come Storia, il due marxista e, ribadiamolo comunista, che secondo Sofri ispirò il ’68, “a suo modo marxista?” (scrive. E comunista no?? cosa ci faceva lui in Potere Operaio Pisano dietro le falci e martello?)… s’afferma che LE SPESE MILITARI sono il tratto caratteristico d’ogni IMPERIALISMO che genera GUERRA. Esattamente, neh, Ah Sofri o’ che tu fai lì tra i riordi ove altro ti scordi?!, a quanto operano America Ucraina Russia: Armi e Surplus con cui, scrivevano Baran e Sweezy, si arricchiscono le classi dominanti. Anche quelle che possiedono i giornali e ovviamente i social. By by ex compagno.  




giovedì 9 giugno 2022

Claudio Di Scalzo detto Accio: QUANDO CHARLY GAUL MAGLIA ROSA VINCEVA IL GIRO C’ERANO COMUNISTI DA CAPOGIRO. DEDICATO AD ADRIANO SOFRI AI NIPOTI DI KAUTSKIJ DI LOTTA CONTINUA E PARAGGI. CON QUESTO “RICORDO FAMIGLIARE” DO LORO LA MAGLIA NERA.

 
Libertario detto Lalo e Claudio detto Accio



 

Claudio Di Scalzo detto Accio 

QUANDO GAUL MAGLIA ROSA VINCEVA IL GIRO 

C’ERANO I COMUNISTI DA CAPOGIRO. 

DEDICATO AD ADRIANO SOFRI 

E AI NIPOTI DI KAUTSKIJ 

DI LOTTA CONTINUA E PARAGGI. 

CON QUESTO “RICORDO FAMIGLIARE” 

DO LORO LA MAGLIA NERA.  



Charly Gaul. 1956. Giro d'Italia


 

Mi-pà annando sur ‘amion a carià ir grano ne’ ‘ampi della Val di Serchio verso ir mare di Marina di Vecchiano mi raccontava l’èpia cicristìa. Mi riordo ella di Charly Gaul. Gaulle in vernaolo. Berga.

Era il 1960. Avevo otto o sette anni se li ‘ontavo da settimino nato l’otto dicembre 1952.

Lì duve viveva c’è un freddo boia.  Da strappatti la pelle.

Ti voglio raccontà ‘ome vinse ir Giro, Accio. Rammentà ir freddo a luglio gliè più facile. Col cicrismo poi intenderai anco ir ‘omunismo ‘ome dev’esse per arrivà a vince ir Giro d’Italia.

L’otto di giugno der 1956 Gaulle sul Bondone martellato dar vento dalla nève fitta ‘ome secchiata in ghigna vinse la Maglia Rosa e a ròta il Giro d’Italia. Lì seminò tutti perché divenne disumano nello sforzo nel volé giugne in cima.

Qui arivò in mànie ‘orte mezzo assiderato: blocco unìo con la bicicretta e per spogliallo duvettero taglia ‘on le forbici i vestiti. Riprese ad artiòlà la bocca doppo un bagno cardo bollente.

“la Tregenda” scrissero sui giornali. Nun c’è bisogno te lo tradùa. Mentre si passa vicino ar lago di Puccini che di ‘ose che possino fa’ omini  e donne al limite della sofferenza se n’intendeva. Gaulle invece di ‘antà… pedalava.

Avrai anco inteso che per realizzà ir ‘omunismo ci vogliono homini ‘osì. Ma in tanti. Tutti che pedalino con la stessa forza d’arìva in cima. E diventà esempio e leggenda per chi si vole unì al gruppo. Perché dopo ir freddo verrà la primavera.

Avevo inteso. Arrivammo nella tenuta del Salviati. Dietro la macchia de’ pini ci sono i ‘ampi. Di grano. A Migliarino Pisano.

Qui è tutto di proprietà dei duchi. Al tempo der Duce fascisti ora democristiani con simpatie verso i su’ eredi. Se prendevi un cesto di grano allora ti frustavino. Oggi se prendi un fagiano ti denuncino. T’àrestano.

Alcuni ‘ontadini, poini, salutavino mi-pà a pugno chiuso. L’altri a muso lungo. Alcuni sarebbero iti con Gaulle. L’altri avrebbero sgonfiato le rote alle loro biciclette.

In quest’estate del 2022, con la baraonda bellìa in giro, a scoprì tanti ex ‘omunisti di Lotta ‘Ontinua a comincià da Adriano Sofri e paraggi anco del PCI, ello che mi raccontò ir mi-babbo, Libertario di nome e Lalo di soprannome, mi fa mette la lapide mortuaria adatta ad esti Nipoti di Kautskij, che ‘amuffano oggi la guèra imperialista tra Amèria-Ucraina e Russia, ch’è ecònomìa, col le stesse parole che circolavano nel 1914: libertà, democrazia, aggressore e aggrediti e ‘osì via. Esti nipotini nell’anni doppo il 1968 e per tutti i settanta si dicevano pure leninisti. E comunisti.

Ma non l’erino. Non ànno sopportato la salita ir freddo ir rischio di moricci. Si sono fermati a bé la grappa e poi sono iti in vaanza al caldo. Lì stanno ancora.  Anco oggi. A glorifìà la democrazia liberale e capitalistìa. Allora i braccianti pagati tre lire. Oggi i braccianti pagati tre euro. Sfruttati qui e là. E loro esto spettaolo lo stanno a camuffà. Direbbe Lalo. Nun avevano né lo spirito né ir fìsio dei veri ‘omunisti. Mi sembra di risentì Lalo parlammi. Mé m’à preso in giro Togliatti, Gramsci nun l’avrebbe fatto, e te ir fondatore della Lotta Continua. Che non à retto ar freddo. Seppur l’abbia patito. À scerto ir caldo. Ma esto un comunista nun lo po’ fà. Sennò si battezza, da solo, rinnegato. Gliè semprice la storia del movimento operaio e rivoluzionario, Accio, nun c’è bisogno di intellettuali per capillo. Basta ir cicrismo.

 

NOTA 1

 

Scrivere questo breve racconto in espressionismo-vernacolo m'è costato parecchio. Avevo perso di vista fondatore e dirigenti di Lotta Continua. Anche come scrittori, poeti, opinionisti, dirigenti TV e così via. L'ho ritrovati schierati con l'Imperialismo americano-europeo contro l'altro imperialismo russo. Grazie a Lalo, alla mia storia famigliare posso affermare che se nel 1968, Sofri, m'appellò "Piccola guardia rossa", ai tempi del Potere Operaio pisano e del movimento studentesco, posso ribadire che ora sono "vecchia guardia rossa". Riassunto. Finale.

 

 

NOTA 2

 

La Maglia Nera nel giro è per chi arriva tra gli ultimi nel Giro d'Italia. Ma vale anche come posizioni reazionarie.